E’ arrivata all’ospedale del mare di Napoli.
Per ben tre volte il suo cuore si è fermato. E per tre volte i sanitari l’hanno rianimata. È il racconto di un miracolo quello di Oleksandra Kotsiborska, medico ucraino da anni in Italia e iscritto all’Ordine di Napoli. Ma Oleksandra è soprattutto madre di una 17enne affetta da una rara malattia cardiaca che provoca gravi aritmie ventricolari, svenimenti, sincope e, purtroppo, morte improvvisa: per aiutare la ragazza serve un farmaco statunitense, introvabile in Italia. Alla 17enne i medici hanno installato d’urgenza un defibrillatore cardiaco ma la cura farmacologica è determinante per farla rimanere in vita. E Oleksandra, ovviamente, non è rimasta con le mani in mano. È riuscita a ottenere quel raro farmaco affrontando mille peripezie, passando per Barcellona, per il Vaticano e anche rivolgendosi allo stabilimento farmacologico militare di Firenze. Ma l’obiettivo è averlo direttamente a Napoli, con una ricetta, senza la spada di Damocle dell’irreperibilità sulla testa. La dimensione delle capsule che le stanno arrivando provocano difficoltà di assunzione alla ragazza. «Pesa appena 40 chilogrammi, – dice ancora la donna – ingerirle è difficoltoso. Inoltre ha bisogno di un supporto psicologico perché quello che ha subìto l’ha segnata. Talvolta scoppia in lacrime all’improvviso, anche in classe, ed è costretta a chiamare la sua psicologa per superare le crisi di panico che l’assalgono». «Lavoro molto per lei – dice infine Oleksandra – e non smetto di progettare il suo futuro, perché lei ha un futuro: studia all’accademia estetica ma a causa del defibrillatore non può stare in contatto con i macchinari che generano campi elettromagnetici. Vorrà dire che farà l’imprenditrice, io non mi arrendo».