Un altro caso di discriminazione sportiva, che rasenta il razzismo, è avvenuto in Campania. Dopo gli episodi di festeggiamenti dei tifosi del Salernitana per il pareggio contro il Napoli e l’aggressione a dei sostenitori partenopei ad Avellino, l’ultimo evento di campanilismo si è verificato a Benevento. Qui, un ragazzo di 16 anni è stato costretto dal suo barbiere a togliersi la sciarpa azzurra.
La madre della vittima ha raccontato la storia a Fanpage.it. Tutto è accaduto in pieno centro, il giorno dopo la vittoria degli azzurri: “Le scrivo per raccontarle quello che è successo oggi a mio figlio. La sua squadra del cuore ha vinto lo scudetto e lui, avendo 16 anni, è stato naturalmente in giro per la città (noi siamo di Benevento) con la sua sciarpa azzurra al collo, pieno di orgoglio”.
“Nel pomeriggio va a tagliare i capelli dal suo barbiere di fiducia. Quando entra gli viene chiesto di togliere la sciarpa, lui pensa ad uno scherzo e continua a tenerla. Quando si siede per tagliare i capelli il titolare gli intima in maniera perentoria di togliere la sciarpa perché può dare fastidio a qualcuno ed infine gli ordina: «sei nel mio locale e fai come dico io»”.
Dalle informazioni condivise, sembra che il ragazzo di 16 anni sia stato costretto a consegnare la sua sciarpa azzurra solo dopo aver accettato di farsi tagliare i capelli. Con un sorriso amaro, si potrebbe chiedere se avrà ancora voglia di andare dallo stesso barbiere dopo aver subito un simile trattamento, solo per aver sostenuto la sua squadra del cuore. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista.