Come spesso accade in seguito a una tragedia che colpisce una comunità, subito dopo il passaggio della tempesta emergono gli opportunisti. Attualmente, l’Emilia-Romagna sta affrontando alcune delle settimane più difficili degli ultimi anni. Numerosi comuni, da Faenza a Forlì, si stanno impegnando nella ricostruzione di case e negozi che sono stati devastati dall’alluvione che ha colpito la regione nei giorni scorsi. Purtroppo, questa catastrofe ha causato la perdita di 15 vite umane, accertate per ora, e ha costretto circa 15.000 cittadini e cittadine a rimanere sfollati, poiché hanno perso le proprie abitazioni.
Si tratta di una tragedia sia per la perdita umana immensa che si è verificata, sia per i danni materiali considerevoli causati dall’esondazione dei fiumi in diverse città dell’Emilia-Romagna. In questo momento, la comunità sta unendo le forze per affrontare le sfide della ricostruzione e per offrire sostegno a coloro che sono stati colpiti duramente da questa calamità. Nonostante la difficile situazione, il popolo romagnolo si è già sollevato e migliaia di persone si sono attivate per pulire le strade e le abitazioni colpite dal fango. Si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà che va oltre i confini dell’Emilia-Romagna, con proposte di aiuto e donazioni provenienti da ogni angolo del Paese. Nei momenti più difficili, è proprio l’empatia e la volontà di tendere una mano che emergono. Molti cittadini hanno lanciato appelli sui social media, cercando disperatamente aiuto, e la risposta è stata immediata.
Tuttavia, purtroppo, esistono anche individui che cercano di trarre profitto dalle disgrazie altrui. Sono degli sciacalli, dei truffatori che approfittano della generosità delle persone, fingendosi benefattori ma agendo come veri e propri ladri. È importante restare vigili e fare attenzione, affinché gli aiuti raggiungano davvero chi ne ha bisogno e non finiscano nelle mani di coloro che cercano di approfittare della situazione.
L’allarme è stato diffuso principalmente attraverso i social network. Purtroppo, coloro che sono animati da un nobile spirito di solidarietà possono essere coinvolti in questa situazione. Un esempio è quello di Rosy Velasco, una cantante molto conosciuta in Emilia-Romagna, che ha lanciato un appello attraverso i suoi canali social per bloccare e segnalare una pagina che sta usando la sua identità digitale per chiedere denaro alle persone, affermando che i fondi saranno destinati agli alluvionati.
La donna ha già denunciato questo profilo Facebook alle autorità competenti. È importante che la comunità sia vigile e segnali tempestivamente tali comportamenti fraudolenti, al fine di proteggere sia le persone coinvolte che gli sforzi di solidarietà verso chi è stato colpito dall’alluvione. “Sono appena stata in Commissariato: qualcuno si finge me e chiede il pagamento di 2000 euro per i miei danni da versare in bitcoin, perché non è tracciabile. Questa gente, questi sciacalli, stanno marciando su tutta questa situazione. Hanno visto il mio profilo ‘proficuo’ a livello di visualizzazioni e di ‘mi piace’, e quindi ne hanno creato uno nuovo. Mi raccomando: non pagate soldi a nessuno che ve li chiede così”.