Lorena Barranca è stata protagonista di una storia che ha suscitato grande preoccupazione e attenzione. Nella sua lettera pubblicata su vari giornali sardi, ha raccontato di dover percorrere 480 chilometri al giorno, passando più di 5 ore in macchina. Questo si traduce in un totale di 2400 chilometri a settimana, con almeno 25 ore trascorse sull’asfalto ogni sette giorni. Queste cifre sono spaventose e sembrano quasi inumane, evidenziando una situazione estremamente impegnativa e stressante per Lorena.
Per mantenere il suo lavoro, Lorena è costretta ad attraversare l’intera Sardegna quotidianamente. Ogni giorno, fa il tragitto da Porto Torres a Cagliari e ritorno, per cinque giorni a settimana. Lorena ha raccontato di aver subito un incidente sul lavoro a causa di un colpo di sonno, di aver avuto un malore in ufficio e di aver sofferto gravi danni psicologici. A causa della fatica e dello stress provocati da questo pendolarismo estremo, Lorena teme di dover presto rinunciare al lavoro e dimettersi.
La storia di Lorena Barranca ha inizio nel 2013, quando viene assunta alle Poste come portalettere nella sede di Cagliari, distante 215 chilometri dalla sua città di residenza. Inizialmente, Lorena decide di trasferirsi, ma la situazione cambia radicalmente con la sua prima gravidanza nel 2015. Grazie ai congedi parentali, riesce a trascorrere un anno e mezzo vicino alla sua famiglia nella città in cui vive, ma questa situazione idilliaca si interrompe quando deve fare ritorno alla sede principale. Nel 2020, arriva la sua seconda gravidanza e la storia si ripete con lo stesso epilogo apparentemente inevitabile: una volta terminati i congedi disponibili, Lorena è costretta a riprendere il servizio nella sede situata nel sud dell’isola, mentre tutta la sua vita e i suoi affetti si trovano a nord. Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista.