Per il gip, Impagniatiello deve rimanere in carcere perché c’è un “qualificato pericolo di reiterazione nei confronti” della ragazza italo-inglese con cui aveva intrattenuto una relazione e con la quale “l’indagato sperava, avendo ‘eliminato’ il pericolo costituito da Giulia Tramontano, di proseguire”.
Le “modalità” di “tempo e luogo” dell’omicidio di Giulia Tramontano non sembrano però essere state pianificate con cura, in quanto l’arma utilizzata è stata scelta casualmente e trovata sul posto. Pertanto, il giudice per le indagini preliminari (GIP) ha escluso l’aggravante della premeditazione nell’assassinio di Alessandro Impagnatiello nei confronti della sua compagna. Secondo il GIP, l’omicidio è stato “preordinato” a partire dalle 19:00, quando l’imputato ha effettuato una ricerca su internet riguardante “ceramica bruciata vasca da bagno” e successivamente ha tentato di “dare fuoco al cadavere all’interno della vasca” dopo la morte della vittima, che secondo le stime è avvenuta tra le 20:30 e le 21:00. Tuttavia, il GIP ha sottolineato che non si è trattato di una “risoluzione criminosa ferma e irrevocabile che deve perdurare senza soluzione di continuità”.
Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista