Sette operatori sociosanitari sono stati accusati di vari reati legati alla “Violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione”. L’operazione dei Carabinieri ha portato all’arresto di due indagati, che sono stati tradotti al carcere di Poggioreale, e un altro è stato inviato al carcere di Pozzuoli. Gli altri quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Le accuse mosse nei loro confronti riguardano maltrattamenti continuati e pluriaggravati commessi ai danni di persone affidate alla loro cura e vigilanza.
Dalle indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Napoli Chiaia emerge che gli operatori sociosanitari accusati avrebbero commesso ripetute e quotidiane condotte di umiliazione, minaccia, grave violenza fisica e psicologica nei confronti di pazienti anziani, con età compresa tra gli 80 e i 100 anni. Inoltre, sono stati riscontrati numerosi episodi in cui gli operatori avrebbero mostrato deliberata indifferenza nei confronti dei bisogni di assistenza elementari dei pazienti. Le condotte degli operatori sono documentate da intercettazioni ambientali audio e video.
Inoltre, tre degli indagati avrebbero indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, uno in modo diretto e due in modo indiretto. Le persone coinvolte sono sottoposte a indagini e sono quindi considerate presunte innocenti fino a quando non verrà emessa una sentenza definitiva. Sono ammessi mezzi di impugnazione contro la misura cautelare. Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista.