Gabriele Morabito, il titolare di Skylimit, la società che ha noleggiato la Lamborghini coinvolta nell’incidente che ha causato la morte di un bambino di 5 anni, ha deciso di esprimere il suo dolore e la sua frustrazione attraverso i social media. Nel suo sfogo su Facebook, Morabito ha spiegato che la mancanza di attività sui social da parte della sua azienda in questi giorni è stata causata dal profondo dolore che stanno vivendo a seguito della tragedia. Ha sottolineato che sono profondamente scossi e addolorati per quanto accaduto, e il loro pensiero è rivolto alla famiglia del bambino. Tuttavia, Morabito ha espresso dispiacere nel constatare che l’opinione pubblica sia stata fuorviata da una cattiva informazione normativa, che sta mettendo pesantemente in discussione la professionalità e la diligenza della sua azienda.
Gabriele Morabito fa riferimento alle ricostruzioni secondo cui la Lamborghini noleggiata aveva una cilindrata troppo alta per essere guidata da un 19enne, specificamente da Matteo Di Pietro, uno youtuber indagato per omicidio colposo a seguito dell’incidente. Morabito ribadisce che, secondo il codice della strada italiano (in particolare l’articolo 117), chi possiede la patente da più di un anno ha il diritto di guidare qualsiasi tipo di veicolo senza restrizioni. Egli afferma che la sua azienda ha effettuato i controlli necessari per assicurarsi che questa condizione fosse rispettata anche in questa circostanza. Questo però è ancora in fase di valutazione. Infine, il proprietario spiega:
“Sicuramente, come è giusto che sia, il nostro problema passa in secondo piano, ma – conclude – continuare a ricevere minacce di morte nei confronti nostri e dei nostri figli, crediamo sia qualcosa di intollerabile. Colgo, infine, l’occasione per ringraziare chi, invece, ci sta dimostrando la propria vicinanza, non per partito preso, ma perché, prima di giudicare o di condannare, si è informata”. Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista.