Potrebbe essere un avvertimento diretto a Giuseppe Troncone, figlio di Vitale, il recente episodio verificatosi a Fuorigrotta. Poco dopo le 19:00 di ieri, i carabinieri della compagnia di Bagnoli sono intervenuti in via delle Legioni, all’altezza del civico 18, in risposta a colpi d’arma da fuoco esplosi da sconosciuti a bordo di uno scooter, i quali successivamente sono fuggiti. Attualmente, il nucleo operativo dei carabinieri della compagnia di Bagnoli sta conducendo le indagini. Al momento non si esclude alcuna pista, tuttavia, sono stati rinvenuti e sequestrati sul terreno 12 bossoli calibro 9. Dai primi accertamenti, è emerso che il ras di recente scarcerato risiede nella stessa zona. Inoltre, sembra che anche Vitale, considerato il capo dell’omonimo gruppo, abiti sulla stessa strada. Questo particolare potrebbe far pensare a un’escalation delle tensioni nella zona, dopo un periodo di “guerra fredda” tra i gruppi presenti nell’area flegrea.
All’inizio di questo mese, Troncone junior è stato assolto dalle accuse di aggressione e rapina avvenute due anni fa in via Caio Duilio. Questa decisione è stata determinante grazie alla linea difensiva adottata dai suoi avvocati, Antonio Abet e Andrea Lucchetta, i quali avevano già presentato una richiesta di revoca della misura cautelare ottenendo la concessione degli arresti domiciliari alcune settimane prima. Inizialmente, la Procura aveva richiesto una condanna di sei anni e sei mesi per il rampollo, che era accusato di rapina e lesioni aggravate dall’associazione camorristica. Tuttavia, i due avvocati hanno sempre sottolineato come uno dei due testimoni accusatori del giovane (che era stato indicato come uno degli autori di un’aggressione a due uomini del rione Traiano) avesse fornito una ricostruzione inaffidabile, basandosi sui frammentari elementi emersi dalle telecamere di videosorveglianza, che non sembravano incolpare completamente Troncone junior. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quell’aggressione era stata perpetrata perché si pensava che i due uomini stessero cercando di rubare dalle auto parcheggiate in via Caio Dulio a Fuorigrotta. Tuttavia, il clan non vedeva di buon occhio i furti all’interno delle vetture, il che avrebbe scatenato l’aggressione. Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli News.