“Avere la conferma dell’ergastolo per l’ultimo grande stragista per noi è motivo di grande soddisfazione. Ancora una volta lo Stato italiano ha esercitato la sua potestà punitiva e noi non possiamo che essere soddisfatti del risultato”, ha dichiarato all’Adnkronos l’avvocato della famiglia Borsellino, Fabio Trizzino, che ha aggiunto: “Con la sentenza di oggi, benché ancora non definitiva ma è un tassello importantissimo, la stagione corleonese può dirsi chiusa”.
“Ci aspettavamo la conferma dell’ergastolo per Messina Denaro. Saremmo rimasti sorpresi se dopo le condanne di Messina Denaro da parte dei giudici fiorentini per le stragi del ’93 e del ’94, oggi fosse stato assolto. Lui è stato protagonista dalle stragi siciliane a quelle del Continente”.
La Corte, presieduta da Maria Carmela Giannazzo, si è ritirata in camera di consiglio questa mattina intorno alle 10.30. Circa 6 ore dopo, ha emesso la decisione di accogliere le richieste della Procura generale, rappresentata da Antonino Patti e dal sostituto Gaetano Bono. Le richieste riguardavano l’accusa nei confronti di Messina Denaro, il boss, il quale aveva avuto a che fare con il gruppo criminale Cosa nostra del Trapanese.
L’avvocato d’ufficio di Messina Denaro, Adriana Vella, aveva invece chiesto l’assoluzione del boss. Secondo l’avvocato, Messina Denaro non era coinvolto ai vertici di Cosa nostra del Trapanese e non aveva partecipato alle riunioni dove venivano prese decisioni sulle stragi. L’avvocato sostenne che non vi erano prove che dimostrassero l’adesione di Messina Denaro al “piano stragista” dell’organizzazione criminale. L’avvocato puntualizzò anche che il boss non aveva fornito né auto, né armi, né esplosivi per compiere gli attentati.