Secondo quanto riportato da Tony Gallo, comandante del veliero coinvolto nell’incidente al largo di Amalfi, il gozzo sorrentino avrebbe improvvisamente cambiato rotta e invertito il senso di marcia in velocità prima di colpire la prua del Tortuga. L’incidente ha causato la morte della turista statunitense Adrienne Vaughan, che si trovava sulla piccola imbarcazione con la famiglia. La Procura di Salerno sta indagando sulla vicenda. A seguito dell’urto, la vittima è stata proiettata in mare ed è stata gravemente ferita dalle eliche del motore del gozzo. Il marito è stato ferito e ha ricevuto cure mediche con punti di sutura al braccio, mentre i due figli di 12 e 8 anni sono rimasti illesi. Alcuni ospiti a bordo del Tortuga hanno registrato l’incidente tramite video. Tony Gallo, il comandante del veliero coinvolto, ha raccontato la dinamica dell’accaduto.
Ecco le dichiarazioni: “Ci trovavamo in navigazione dall’isola Li Galli verso Amalfi. All’altezza del Fiordo di Furore, a circa 500 metri al largo della costa, una imbarcazione proveniente nel senso opposto inverte repentinamente la rotta ad una velocità tra i 20 e i 25 nodi, tagliandoci letteralmente la strada e quindi andando a impattare sotto la nostra prua”.
“Ci siamo subito attivati per allertate i soccorsi e recuperare i naufraghi. La signora che è poi deceduta è stata recuperata da due medici che si trovavano a bordo, è stata portata nel porto di Amalfi con un motoscafo di passaggio. A terra era ancora viva, purtroppo non sono riusciti a salvarla”.
Il motivo di quella manovra azzardata rimane un mistero al momento. Sarà probabilmente necessario attendere che lo skipper, anch’esso ferito agli arti, sia in grado di parlare con i magistrati per svelare ulteriori dettagli. Tony Gallo, sottoposto ai test tossicologici come da prassi, è risultato negativo. Al contrario, il conducente di 30 anni del gozzo, dipendente di una società di noleggio di Massa Lubrense, sembra aver fatto uso di alcol e stupefacenti.