Dopo 48 ore, è stata conclusa la fuga di Sacha Chang, il giovane di 21 anni di origini cinesi che risiede ad Amsterdam. Chang aveva commesso l’omicidio del padre e di un amico a Montaldo di Mondovì, Cuneo. I carabinieri, supportati da oltre cento militari, sono riusciti a rintracciarlo e arrestarlo. Chang si era nascosto in una zona impervia coperta da fitta vegetazione, ma è stato catturato nonostante fosse disarmato.
Durante le ricerche, le autorità locali avevano emesso un avviso di pericolo, invitando i cittadini a rimanere nelle loro case. Numerosi eventi erano stati cancellati per precauzione. Le operazioni di ricerca coinvolgevano diverse unità di carabinieri, cani addestrati e elicotteri, coprendo una vasta area che includeva anche paesi circostanti come Torre Mondovì, Roburent, Monastero Vasco e Vicoforte.
Si è scoperto che il giovane Chang potrebbe avere problemi psichici. Suo padre aveva notato un comportamento strano nei giorni precedenti, attribuendolo a un esaurimento nervoso dopo una rottura con la sua ragazza.
Questo tragico duplice omicidio ha sconvolto la comunità di Montaldo di Mondovì, una piccola località con poco più di 500 abitanti, situata a 800 metri di altitudine. La zona era conosciuta per il “turismo dolce” e ospitava una comunità di olandesi amanti della natura. Tutti i protagonisti coinvolti nella vicenda, compreso Sacha Chang e le sue vittime, erano legati ai Paesi Bassi: il padre Haring Chainfa Chang (65 anni) e Lambert Ter Horst (59 anni), proprietario della casa dove i Chang avevano soggiornato per alcuni giorni.