Invasione di campo delle tifoserie, scontri con mazze e pietre dentro e fuori lo stadio, sassaiola contro il pullman della formazione ospite, ferito anche un carabiniere. Doveva essere una sfida importante, la gara di coppa Italia del campionato di Eccellenza tra Sant’Antonio Abate 1971 e lo Sporting Club Ercolanese.
Invece, è diventata una guerriglia urbana. Con scontri violenti tra le due tifoserie e una partita sospesa sul punteggio di 1-3 per l’Ercolanese. I primi segnali si erano avuti a inizio gara, quando un tranquillo tifoso della formazione di casa era stato accerchiato e aggredito da ultrà dell’Ercolanese, sottraendogli anche con forza la maglia. Aggressioni anche agli steward che presidiavano il settore ospiti. Poi alla fine del primo tempo il finimondo: i gruppi ultrà delle due tifoserie hanno invaso il rettangolo di gioco e sono iniziati gli scontri. Con le forze dell’ordine che a fatica hanno tamponato gli incidenti.
Le due società hanno parlato di scene orrende e prendono le dovute distanze da questi facinorosi. Il Sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto ha definito gli episodi come “un atto così ignobile non merita nessuna scusante, né può onorarsi di rappresentare la città di Ercolano»”
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