“Io sugli spari una interpretazione esatta non ce l’ho. Penso che possono essere il frutto di una lotta tra clan che in questo momento in cui evidentemente i capi sono in galera loro si stanno spartendo il territorio. Se è così dimostra tutta la loro debolezza sul territorio. Perché una persona intelligente, una persona normale una stesa al parco Verde in questi giorni non l’avrebbe fatta: abbiamo gli occhi addosso di tutta l’Italia, del governo, del parlamento, del presidente della Repubblica. Vuol dire che sono stupidi, vuol dire che sono in grossa difficoltà, quindi non è un segnale di forza ma un segnale di grande debolezza. Poi può darsi che sia anche una sfida allo Stato, le due cose non si escludono”. Così don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano in occasione dell’incontro odierno ‘Insicurezza e illegalità. Mo’ basta’ nella sala del Consiglio comunale di Napoli. Queste sono le parole che Don Patriciello annuncia dopo i fatti degli ultimi giorni a Caivano.
Nonostante il vasto dispiegamento di forze dell’operazione alto impatto a Caivano, la criminalità nel Parco Verde non si è ancora fermata. In soli 48 ore, sono stati segnalati due episodi di violenza. Giorgia Meloni, in seguito alla sua recente visita al Parco Verde, sfida la malavita locale dichiarando che questo sarà l’anno in cui si vedrà il ritorno dello Stato nelle zone franche. Ha affermato: “Non ci fate paura, risponderemo colpo su colpo”. Nel frattempo, la polizia ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, identificando 177 persone, di cui 39 con precedenti penali. Sono state contestate anche violazioni del Codice della Strada relative a 98 veicoli.