Sono strazianti le parole di Tiziano Luconi, il papà di Mattia, il bimbo di 8 anni morto a causa dell’alluvione avvenuta nelle Marche lo scorso 15 settembre.
Dopo il ritrovamento del corpo del bambino avvenuto ieri, il papà si è lasciato andare ad uno sfogo toccante:
Speravo che non lo ritrovassero. Ora tutte le speranze sono finite. Mi sento come una statua di cristallo in frantumi”.
Ho pensato che il mio gnometto potesse essersi salvato salendo su un albero. Ho provato a credere nel miracolo”.
Il piccolo Mattia è stato ritrovato in un terreno nel comune di Trevastelli dopo una segnalazione fatta ai carabinieri.
Il corpo era completamente avvolto dal fango ed in avanzato stato di decomposizione che ha reso necessario l’esame del DNA sebbene non ci siano dubbi sull’identità del bambino, riconosciuta tramite la maglietta indossata la sera della scomparsa.
Al momento dell’alluvione il bambino si trovava in auto con la madre, una farmacista che stava tornando da lavoro.
Nei giorni scorsi il papà aveva dichiarato:
“In tre giorni ho dormito un’ora e mezza. Vorrei ribaltare ogni tronco, ogni filo d’erba per ritrovare Mattia. Io devo trovarlo poi, comunque vada, sarà con me. La sera di giovedì, quando sono corso la prima volta al ponte di mattoni al cercarlo, un carabiniere mia detto che allontanarmi perché stavo rischiando la vita. Io ho risposto che non ho più nulla da perdere perché la mia vita è quel bambino”.
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