La obbligava a mandargli messaggi ogni 5 minuti mentre era in classe per dimostrare che fosse davvero a lezione, la plagiava in tutto, la controllava in tutto. “Andava a scuola, usciva con le amiche, da quando ha cominciato a frequentarlo tutto è cambiato. Non si truccava più, aveva modificato il modo di vestirsi perché lui l’accusava di essere troppo provocante, non uscivano perché lui sosteneva che non fosse necessario frequentare altri”.
Poi il colmo. Non le ha permesso di andare a fare una visita cardiologica perché il dottore in questione era un uomo. La mamma di una ragazza di soli 16 anni ha capito che qualcosa non andava tra sua figlia e il fidanzato 21enne. Che c’era possessione, troppa. E non amore. Allora decide coraggiosamente di sporgere denuncia alla Procura di Marsala per stalking. Il giovane è ora indagato e il gip, accogliendo la richiesta del pmRoberto Piscitello, gli ha imposto di restare distante almeno 300 metri dall’adolescente. Per entrambi è stato inoltre disposto l’uso del braccialetto elettronico. “Non sopportavo più di vedere mia figlia in quello stato: sempre triste, agitata. Dovevo fare qualcosa e, falliti i tentativi di convincerla a interrompere una relazione che a me pareva tossica, non mi è rimasto che denunciare lui”.