Cristina Anemone, 39 anni, è stata assunta a tempo indeterminato come netturbina a Bari. Ha una bimba di 3 anni e in tasca una laurea con master in design conseguito allo Ied di Milano. Si dichiara Felice di questa assunzione perché finalmente ha portato un po’ di stabilità nella sua vita e del lavoro non bisogna mai vergognarsi se è onesto. È il suo primo contratto a tempo indeterminato e le ore di lavoro le permettono di avere altro tempo da dedicare a sua figlia. A rendere entusiasta la 39enne, così come tanti giovani già entrati nel mondo del lavoro, è in realtà l’idea di una sicurezza mai raggiunta prima. “Ho lavorato quasi sempre nel settore privato – ha spiegato la 39enne in un’intervista – con carichi e orari di lavoro che per me che ho una bimba di 3 anni, non erano sostenibili. Lavoravo anche 10 ore al giorno, finivo tardi e facevo la spesa agli orari più impensabili. Non avevo tempo neanche per salutare le amiche. All’inizio è stata dura, poi non ci sono tantissime donne nel settore e io non avevo mai fatto questo lavoro. Quelli della squadra mi hanno aiutata e accolta bene” ha raccontato ancora la 39enne. “Adesso sono stata destinata in un altro servizio, quello di consegna dei kit ai cittadini dei quartieri come Carbonara dove sarà attivato il servizio di raccolta porta a porta. Il turno comincia alle 13 e finisce alle 19.30. Lavorare su turni mi consente di conciliare il mio impiego con la gestione della famiglia e di una bambina piccola”. Per 30 ore settimanali si guadagna poco più di mille euro, ha spiegato Anemone. “Ma va benissimo così. Amiu è un’azienda nella quale ci sono possibilità di crescita” ha aggiunto.