Avrebbe costretto la sua fidanzata di 16 anni a prostituirsi con almeno 40/50 uomini in circa 3 mesi i per saldare i debiti con uno spacciatore. E poi l’avrebbe minacciata di diffondere le foto e le chat con i clienti qualora non avesse continuato. Immagini che infine ha postato sui social. Un incubo che è finito nella serata di martedì 23 gennaio quando un giovane di 26 anni è finito in carcere in seguito a una indagine lampo della Procura di Milano.
Nell’ordinanza, firmata dal gip milanese Alberto Carboni, si ricostruisce la drammatica vicenda venuta a galla quando la madre della minorenne, nel pomeriggio dello scorso 16 gennaio, ha chiamato i carabinieri segnalando che la figlia aveva subito minacce dal fidanzato di 10 anni più grande e che con cui il giorno prima si era chiusa la relazione. La mattina di quel giorno, stando alla denuncia della signora avvenuta a più riprese per via delle integrazioni, lui aveva dato appuntamento alla ragazzina e, dopo averle strappato di mano il cellulare e aver trovato alcuni messaggi indirizzati ad altri, l’avrebbe aggredita.
Questo incubo, fatto di botte, insulti e prostituzione con tariffe che andavano da 80 a 150 euro con 40/50 uomini, è durato da novembre fino alla scorsa settimana. Ora lui è in carcere con le accuse di induzione e sfruttamento della prostituzione, revenge porn, atti persecutori e tentata estorsione.