I carabinieri della compagnia di Pozzuoli sono intervenuti all’ospedale Santa Maria Delle Grazie per alcune persone ricoverate per intossicazione.
Una di queste è in prognosi riservata.
Si tratta di componenti di distinti nuclei familiari che avrebbero ingerito verdura probabilmente velenosa, acquistata in diversi negozi nei comuni di Quarto e Monte di Procida.
La sintomatologia riscontrata sarebbe infatti riconducibile alla “mandragora”, pianta che si sarebbe confusa con spinaci e biete.
Accertamenti in corso di Asl e carabinieri. Dalle prime informazioni sembra che la verdura fosse sfusa e non imbustata.
Della questione ha scritto anche “Nessuno tocchi Ippocrate”:
“Ci giunge questa segnalazione che per pubblica utilità divulghiamo:
Sembrerebbe che stanotte 5 persone, 4 residenti a Monte di Procida ed una a Quarto, siano state ricoverate al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli per sospetta intossicazione da Mandragora
La radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare biforcazione che ne dà una forma antropomorfa (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, ciò ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari.
La mandragola autunnale (Mandragora autumnalis) presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole.
L’incidente pare sia dovuto alla somiglianza di questa pianta con i comuni spinaci, errore di qualche fruttivendolo locale?”.
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