La vicenda di Angelo Napolitano, imprenditore partenopeo, ha assunto una piega ancora più inquietante. Dopo il vile attacco subito nel pomeriggio di oggi, Napolitano si trova ora ad affrontare minacce provenienti da ex collaboratori, che sembrano essere inorriditi dal suo gesto di denunciare l’aggressione alle autorità competenti.
Il motivo di queste minacce sembra essere riconducibile al fatto che Napolitano abbia deciso di non tacere di fronte alla violenza subita. Dopo aver visionato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del suo negozio e aver raccolto prove concrete dell’attacco, ha scelto di rivolgersi alle forze dell’ordine per ottenere giustizia. Questo gesto, puramente volto a garantire che i responsabili vengano identificati e puniti secondo la legge, sembra aver scatenato l’ira dei suoi ex collaboratori.
Le telefonate minatorie giunte dopo l’accaduto sono la prova tangibile di quanto il clima intorno a Napolitano sia diventato teso e pericoloso. Tuttavia, l’imprenditore non intende piegarsi alla intimidazione. Al contrario, rimane saldo nella sua convinzione che la giustizia debba prevalere e che coloro che commettono atti di violenza debbano essere consegnati alle autorità competenti.
Napolitano si affida ora alle forze dell’ordine affinché siano prese le necessarie misure per proteggere lui e la sua famiglia da ulteriori minacce e per individuare e perseguire coloro che cercano di ostacolare il corretto svolgimento delle indagini.
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