Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio, si è trovato al centro di un brutale episodio di violenza che ha suscitato indignazione e solidarietà. L’artista è stato attaccato sotto casa sua, subendo un’aggressione caratterizzata da pugni mirati, martellate e colpi di mattoni.
Le ferite riportate sono state significative: punti sulla testa per le ferite da martellate, tagli ed escoriazioni dovute ai colpi di mattoni, e addirittura una frattura dell’orbita facciale causata dai numerosi pugni ricevuti.
Chef Rubio ha reso pubblica la sua esperienza sui social media, condividendo foto del suo volto tumefatto e delle ferite, accompagnate da un messaggio di gratitudine per il sostegno ricevuto e da una ferma dichiarazione di intenti: “Ora e sempre lotta al terrorismo, al fascismo, alla mafia sionista e ai suprematisti ebraici che si sentono intoccabili, ma che d’ora in poi non lo saranno più”.
Secondo quanto riportato dallo stesso Chef Rubio, l’aggressione sarebbe stata opera di sei individui identificati come “ebrei sionisti”, che lo avrebbero aspettato fuori casa sua, tagliando i fili del cancello per poterlo aggredire.
Le reazioni di solidarietà non si sono fatte attendere, con numerosi messaggi di sostegno da parte del pubblico e di varie organizzazioni. Potere al Popolo, attraverso un comunicato, ha condannato fermamente l’atto di violenza e ha espresso il suo sostegno a Chef Rubio, sottolineando il suo impegno nella lotta per la controinformazione e la denuncia delle ingiustizie in Palestina.