Il giorno dopo la grande paura, Pozzuoli si risveglia con gli occhi gonfi di chi ha dormito poco e l’ansia di chi non sa a quale destino andrà incontro. La nuova scossa di terremoto, registrata questa mattina nell’area dei Campi Flegrei, non ha causato ulteriori danni secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, che sono impegnati da lunedì sera nella costante verifica degli edifici. In meno di 48 ore, sono stati effettuati ben 160 interventi. Le dirigenti scolastiche degli istituti locali hanno attivato le procedure di sicurezza, radunando gli alunni negli spazi aperti, prima che il sindaco Ambrosino annunciasse l’ordinanza di sgombero e il ritorno a casa degli studenti.
La terra è tornata a tremare nei Campi Flegrei alle 8:28, dopo una tregua notturna. La scossa, di magnitudo 3.6, è stata registrata dall’INGV a una profondità di 4 chilometri. È stata avvertita ai piani alti in diversi quartieri di Napoli e nei comuni più vicini alla zona interessata dal bradisismo flegreo.
Nella seconda notte trascorsa fuori casa dagli abitanti di Pozzuoli e Bagnoli non si sono verificate le temute scosse, ma la tensione rimane alta. La scossa bradisismica di lunedì sera, la più intensa degli ultimi 40 anni nell’area dei Campi Flegrei, è incisa, potente, nella mente di tutti.
Oggi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, presiederà a Palazzo Chigi un vertice interministeriale sulla situazione ai Campi Flegrei dopo lo sciame sismico di lunedì sera. Lo ha annunciato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, sottolineando che sul tavolo ci saranno «eventuali ulteriori interventi da parte del governo, dopo quelli già promossi e in corso di attuazione con il decreto legge dell’ottobre scorso».