Nella serata del 19 giugno 2024, tra le ore 22:00 e le ore 23:59, Francesco Pio Bianco, giovane residente a Napoli, è stato vittima di un’aggressione in Via della Maddalena, nei pressi del Bingo. La madre di Francesco Pio, Rita, ha riportato dettagliatamente l’incidente avvenuto in una denuncia alle autorità.
Secondo la testimonianza, Francesco Pio si trovava a bordo di uno scooter di colore scuro quando, giunto all’incrocio tra Via Maddalena e Via dell’Annunziata, è stato fermato da due individui di carnagione scura e nazionalità straniera, con il volto coperto; uno di loro indossava un casco. Senza alcun preavviso, i due assalitori hanno aggredito Francesco Pio, facendolo cadere dal motorino e continuando a colpirlo con un oggetto appuntito, probabilmente un cacciavite.
Durante l’attacco, Francesco Pio ha urlato, spaventando gli aggressori che sono fuggiti subito dopo. A seguito dell’aggressione, Francesco Pio ha riportato due profonde ferite alla mano sinistra, presumibilmente causate dai tentativi di proteggersi dai colpi diretti al petto. Immediatamente, il giovane ha chiesto aiuto telefonicamente ai genitori e successivamente ai fratelli, che lo hanno raggiunto e portato a casa.
Una volta a casa, Francesco Pio è stato medicato dai familiari per tamponare le ferite, poiché non poteva essere portato in ospedale a causa di un provvedimento che dispone il suo collocamento in comunità. La madre ha quindi contattato il parroco Don Luigi Merola, che ha consigliato di sporgere querela e si è offerto di far curare Francesco.
In seguito all’accaduto, sono state poste alcune domande alla madre di Francesco Pio per chiarire ulteriori dettagli:
Domanda: presso quale abitazione Francesco Pio si è recato immediatamente dopo l’aggressione?
Risposta: Francesco Pio dorme a casa di un amico, cambiando abitazione ogni due/tre sere. Ieri sera si trovava a casa di un amico del quale non voglio riferire le generalità.
Domanda: Ha sospetti su qualcuno?
Risposta: Penso che l’aggressione non fosse finalizzata a compiere una rapina nei confronti di mio figlio, dato che né il motorino né i suoi effetti personali sono stati rubati. Credo, piuttosto, che sia stata un’azione premeditata da una persona che conosco. Ho questo sospetto perché da circa tre mesi una donna mi minaccia di morte, mi calunnia e mi diffama sui social. Per queste minacce e diffamazioni ho già sporto querela presso la Polizia Postale di San Giorgio a Cremano.