È stato condannato a 4 anni di reclusione Niko pandetta, il cantante neomelodico nipote del boss Turi Cappello.
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dagli avvocati del cantante siciliano, rendendo irrevocabile la sentenza emessa nell’estate del 2021 dalla Corte d’Appello che aveva condannato a quattro anni di reclusione il neomelodico per spaccio di droga.
Ad incastrare Pandetta delle intercettazioni della Squadra Mobile di Catania che stava indagando su un cartello del narcotraffico gestito da Sebastiano Sardo, diventato collaboratore di giustizia poco prima che scattasse il blitz Duble Track nel 2017.
Due sono i canali di rifornimento di droga diretti dalla Calabria alla Sicilia scoperti dalla polizia.
Niko Pandetta finì mesi fa anche nel registro degli indagati per una rissa conclusasi con una sparatoria. In quell’occasione, il cantante avrebbe fomentato la violenta lite scoppiata tra due gruppi di giovani che farebbero parte di due clan.
Il cantante attraverso le sue pagine social ha fatto sapere che è “abituato agli spazi stretti, alle celle”. Pandetta ha poi aggiunto:
“Quando tornerò là mi porterò il vostro affetto punto da dentro vi darò nuova musica. Uscirò e mi vedrete più forte di prima”.
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