Il giornalista Pino Grazioli ha recentemente sollevato un caso che sta facendo discutere, denunciando un profilo TikTok appartenente a una donna che si fa chiamare “vedova nera”. Durante una live sulla piattaforma, la donna si è vantata apertamente di comandare un intero paese, senza però specificare quale, e di avere legami con la criminalità organizzata.
La “vedova nera” ha inoltre dichiarato di provenire da una famiglia interamente carcerata, dimostrando una totale mancanza di rimorso a riguardo. In un passaggio particolarmente inquietante, ha anche rivelato di aver perso un fratello di 21 anni, ucciso in un contesto di criminalità camorristica. Questi atteggiamenti, secondo Grazioli, non solo promuovono la criminalità organizzata ma rappresentano un esempio di apologia della camorra, un reato particolarmente grave.
Non solo la “vedova nera”, ma anche le sue moderatrici del profilo, sarebbero coinvolte in queste attività, al punto che il giornalista intende portare il caso all’attenzione della Procura, denunciando sia la donna che il suo entourage per appartenenza a un’associazione a delinquere e per inneggiare alla criminalità organizzata.
Grazioli ha dichiarato che simili contenuti, diffusi su una piattaforma seguita da milioni di giovani, rappresentano un pericolo sociale, alimentando una cultura dell’illegalità e della violenza. La sua denuncia si propone di contrastare questa deriva, cercando giustizia e prevenendo ulteriori danni alla società.