Sono stati notificati due avvisi di garanzia agli occupanti dell’appartamento da cui, secondo gli investigatori, è caduto il contenitore di ceramica che ha provocato la morte di Chiara Jaconis. L’oggetto, secondo la ricostruzione, è precipitato sulla ringhiera del balcone sottostante, rimbalzando e colpendo mortalmente la giovane donna.
La Procura di Napoli ha delegato gli inquirenti ad acquisire il video del sistema di videosorveglianza di un bed & breakfast situato nelle vicinanze. Le immagini mostrano l’esatto momento in cui il contenitore impatta contro un balcone prima che un frammento pesante colpisca Chiara, facendola cadere al suolo. La notifica degli avvisi di garanzia, inviata ai due occupanti dell’appartamento, è considerata un atto dovuto, in vista dell’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni per chiarire le cause esatte della morte.
I destinatari degli avvisi di garanzia sono due professionisti, una coppia con due bambini. Le forze dell’ordine hanno perquisito l’abitazione per cercare di capire come l’oggetto sia potuto cadere e determinare le responsabilità. Al momento dell’incidente, l’intera famiglia si trovava in casa, ma i genitori hanno negato che l’oggetto che ha ucciso Chiara fosse di loro proprietà.
Tuttavia, alcune testimonianze raccolte dalla Polizia di Stato e dalla Procura indicano che dal balcone da cui è precipitato il contenitore erano già caduti altri oggetti in passato, fortunatamente senza conseguenze gravi. Purtroppo, quella tragica domenica l’incidente si è concluso con una tragedia irreparabile.
Le indagini proseguono per accertare con precisione la dinamica e le eventuali responsabilità in questa tragica vicenda.