Il papà di Pino, un dolce nonnino novantenne, è uno di quei tesori di saggezza e affetto che arricchiscono la vita di chi gli sta vicino. Tuttavia, come molte persone della sua età, soffre di demenza senile, una condizione che gli rende difficile distinguere tra passato e presente, mescolando i ricordi in un flusso confuso ma a tratti dolce e poetico.
Uno dei suoi ricordi più vivi, anche se distorto dalla malattia, è l’eruzione del Vesuvio del 1944. Racconta spesso di quel giorno come se fosse accaduto ieri. La demenza senile trasforma i ricordi, li fonde in un unico mosaico dove eventi lontani e vicini si intrecciano. Eppure, questi racconti sono un legame prezioso con il suo passato e una finestra aperta su una memoria che, nonostante tutto, continua a vivere.
Pino ha scelto di affrontare la situazione con dolcezza e positività. Sa bene quanto sia importante mantenere la mente del papà attiva, stimolando quei ricordi anche se sono confusi. Lo sprona a ricordare, non per correggerlo o riportarlo alla realtà, ma per farlo sentire partecipe, per tenerlo in contatto con il mondo che lo circonda. Parlare del passato, anche quando i dettagli si fanno incerti, è un modo per mantenere attivo un legame emotivo che va oltre la malattia.
Stimolare i ricordi nelle persone affette da demenza senile è infatti una pratica consigliata dagli esperti. Anche se i ricordi non sono sempre chiari, il semplice atto di parlare e raccontare aiuta a mantenere la mente più attiva e a rafforzare il legame affettivo con i propri cari. Pino, con grande pazienza, sa che i ricordi del papà non torneranno mai esattamente come prima, ma sa anche che questo esercizio quotidiano è un modo per rispettare la sua storia e preservare la sua dignità.
In questi momenti, più che correggere i dettagli storici, conta il legame umano, la condivisione di un sorriso, di un’emozione, di un racconto che può sembrare fuori luogo ma che, per il papà di Pino, ha un valore profondo. La dolcezza con cui Pino accompagna suo padre in questo percorso, pur sapendo che la strada è in salita, è un esempio di amore incondizionato e di come sia possibile affrontare la demenza con gentilezza, pazienza e rispetto.
Il papà di Pino, pur immerso nei suoi ricordi confusi, ci insegna che, nonostante la fragilità della mente, il cuore conserva una dolcezza che non conosce demenza.