Acerra – Restano gravi le condizioni del ragazzino che mercoledì sera, probabilmente, si è gettato dal balcone della casa famiglia dove era stato assegnato.
I familiari hanno contattato Pino Grazioli per fornire alcune informazioni importanti. Il 15enne si trovava in questa casa famiglia ad Acerra perché affetto da alcuni disturbi psichici. Poco prima di cadere da oltre 20 metri d’altezza aveva comunicato con i genitori con delle parole che lasciano poco spazio all’immaginazione: “Meglio morire che stare in questa casa famiglia”.
Le condizioni del ragazzino restano molto gravi. Nella caduta ha riportato la frattura del bacino, un polmone perforato e varie fratture alle gambe.
A questo punto ci chiediamo se è normale che un ragazzino con problematiche psichiche sia stato assegnato ad una casa famiglia con un balcone ad oltre 20 metri d’altezza. Inoltre vogliamo sottolineare negativamente l’atteggiamento dei servizi sociali del Comune di Acerra, che ieri notte, su un caso così grave ci hanno risposto in malo modo.
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