Hanno tentato di introdurre della droga in carcere di Secondigliano ma grazie ai controlli del personale di Polizia Penitenziaria è stato intercettato e sequestrato. Lo riferiscono i dirigenti sindacali del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Raffale MUNNO e Donato VAIA.
“Ennesima brillante operazione messa a segno della Polizia Penitenziaria del comando di Secondigliano, condotto dal Comandante I° Dirigente del Corpo G.L. Colella, che opera nell’azione di contrasto all’introduzione di telefonini cellulari nonché allo spaccio di sostanze stupefacenti nel penitenziario. Ieri, gli uomini assegnati al settore che si occupa del controllo pacchi postali hanno rinvenuto della droga (circa 200 gr.) abilmente occultata in un pacco diretto a un detenuto da parte della propria convivente. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e posta nella disponibilità dell’Autorità giudiziaria competente. Questo ritrovamento di stupefacenti, che possono senz’altro minare l’ordine e la sicurezza del carcere, oltre a favorire le dinamiche criminose nel penitenziario, inquieta non poco”, concludono i sindacalisti. Tiziana Guacci, segretario regionale del SAPPE, rivolgeil plauso del SAPPE “al personale di Polizia Penitenziaria di Secondigliano per la brillante operazione: il primo Sindacato del Corpo auspica in un riconoscimento formale allo stesso da parte della Amministrazione Penitenziaria per la professionalità dimostrata in tale operazione”.
Il Segretario Generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, Donato Capece, evidenzia che nelle carceri italiane, per adulti e minori, il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga: nonostante l’Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all’avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all’esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi. E’ utile ricorda, ha commentato ancora, che anche nell’ultima relazioni al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024 è emerso come lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, sia alla domanda di trattamento. Fatto, questo, che coinvolge anche la popolazione detenuta, per cui il SAPPE rinnova all’Amministrazione della Giustizia minorile ed al DAP la necessità di promuovere, con celerità, percorsi di formazione ed aggiornamento professionale ad hoc per il personale della Polizia Penitenziaria.