Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, accompagnato dalla liberazione di ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi. L’intesa, mediata dal Qatar e dagli Stati Uniti, prevede una tregua di sei settimane a partire da domenica 19 gennaio 2025.
Nella prima fase dell’accordo, Hamas rilascerà 33 ostaggi israeliani, tra cui donne e bambini, mentre Israele libererà 30 prigionieri palestinesi per ogni ostaggio rilasciato. Successivamente, si procederà con ulteriori scambi e con il ritiro graduale delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza.
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito l’accordo “epico” e ha attribuito il successo dei negoziati alla sua recente vittoria elettorale. Nel frattempo, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che alcuni dettagli dell’intesa sono ancora in fase di definizione.
La notizia del cessate il fuoco ha suscitato reazioni contrastanti nella regione. Nella Striscia di Gaza, migliaia di persone sono scese in strada per festeggiare l’accordo, mentre in Israele si registrano sentimenti di cautela e preoccupazione riguardo alla liberazione di prigionieri palestinesi considerati pericolosi.
L’accordo rappresenta un passo significativo verso la de-escalation del conflitto, che negli ultimi 15 mesi ha causato oltre 46.000 vittime e una grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Tuttavia, restano da affrontare numerose sfide per garantire una pace duratura nella regione.