Il 21 gennaio 2025, presso la clinica Sacro Cuore di Cosenza, si è verificato un drammatico episodio: la piccola Sofia, una neonata di appena un giorno, è stata rapita da una coppia che aveva finto per mesi una gravidanza. Il padre della bambina, Federico, ha descritto quelle ore come “le tre più brutte della nostra vita”. Secondo le ricostruzioni, Rosa Vespa, 51 anni, si è introdotta nella stanza dove si trovavano i genitori di Sofia, presentandosi come puericultrice con l’intento di cambiare la bambina. Nonostante qualche sospetto da parte della suocera di Federico, la donna è riuscita a convincere la famiglia e ad allontanarsi con la neonata. Poco dopo, i genitori, non vedendo tornare la donna, hanno dato l’allarme.
Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, individuando la coppia di rapitori. Rosa Vespa e il marito, Aqua Moses, 43 anni, sono stati rintracciati nella loro abitazione, dove stavano festeggiando con amici e parenti l’arrivo della bambina. La piccola Sofia è stata ritrovata in buone condizioni di salute e restituita ai genitori
Federico ha espresso gratitudine verso le forze dell’ordine per la rapidità con cui hanno risolto la situazione, sottolineando però la mancanza di sicurezza nella clinica: “Da questa clinica purtroppo entra e esce chiunque. Non c’è nessuno che controlla, non c’è nessuno né all’entrata né all’uscita”. Ha inoltre raccontato che la suocera aveva avuto sospetti sulla donna, non avendola mai vista prima