Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, e Javier Milei, presidente dell’Argentina, hanno preso le difese di Elon Musk, CEO di Tesla e X, dopo le accuse ricevute per un presunto gesto controverso. Durante un evento pubblico, Musk ha alzato il braccio in un modo che alcuni hanno interpretato come un saluto nazista, suscitando critiche e polemiche.
Netanyahu ha definito le accuse “completamente infondate”, elogiando Musk per il suo contributo tecnologico e per il sostegno a Israele. Milei, dal canto suo, ha definito l’episodio una “strumentalizzazione politica” atta a screditare un imprenditore di fama mondiale.
La questione è stata ulteriormente amplificata da un’azione simbolica del collettivo tedesco “Center for Political Beauty”, che ha proiettato l’immagine del gesto di Musk sulla facciata della Gigafactory Tesla in Germania. L’obiettivo degli attivisti era denunciare la crescente influenza delle grandi aziende tecnologiche e il potenziale simbolismo di certi atteggiamenti.
Parallelamente, Musk ha acceso un’altra polemica, questa volta contro Wikipedia, criticandola per il presunto “squilibrio politico” dei suoi contenuti. Il CEO ha ribattezzato l’enciclopedia “Wokepedia” e ha incoraggiato il pubblico a sospendere le donazioni finché la piattaforma non adotterà, a suo dire, una maggiore neutralità.