È iniziato ieri, davanti alla quarta sezione penale della Corte di Appello di Napoli, il processo che vede imputati i due maggiorenni ritenuti in primo grado colpevoli degli stupri ai danni delle due cuginette di Caivano.
I difensori di Giuseppe Varriale e Pasquale Mosca, gli avvocati Dario Carmine Procentese e Giovanni Cantelli, hanno chiesto un breve rinvio per poter interloquire con i due ragazzi, appena ventenni, con l’obiettivo di valutare il cosiddetto “concordato in appello”,una sorta di patteggiamento con cui le parti, rinunciando ai motivi di assoluzione, rideterminano con la Procura Generale una riduzione della pena.
La prossima udienza è stata fissata per il 3 aprile. Il 5 luglio 2024 il tribunale di Napoli Nord ha emesso dure condanne nei confronti di Varriale e Mosca, a cui sono stati inflitti, rispettivamente 12 anni e 5 mesi, e 13 anni e 4 mesi di reclusione. Parallelamente, il 12 luglio 2024, il Tribunale per iMinorenni di Napoli ha condannato tre dei sette minorenni coinvolti negli abusi a pene di 9 e 10 anni di reclusione. Le indagini avevano portato all’identificazione di nove giovani, tra cui due maggiorenni, accusati delle violenze sessuali sulle due cuginette di 9 e 10 anni nel Parco Verde di Caivano.Il processo di appello rappresenta una fase cruciale per la giustizia e per le famiglie coinvolte, nella speranza di fare piena luce su una vicenda che ha profondamente scosso la comunità locale e l’intero Paese.