Un ragazzo di 17 anni è stato arrestato dalla Polizia Penitenziaria nel carcere di Salerno dopo essere stato sorpreso con 200 grammi di sostante stupefacenti nascosti nelle scarpe, che stava cercando di introdurre nella casa circondariale per consegnarli al padre detenuto. La sostanza è stata scoperta grazie al fiuto infallibile di Tyson, un cane antidroga in forza al gruppo cinofili della Penitenziaria di Avellino.
Il minore è stato fermato durante un controllo di routine, e le scarpe in cui aveva nascosto la sostanza sono state ispezionate con l’ausilio del cane, che ha subito individuato il sottofondo alterato delle calzature. Il giovane, che aveva tentato di eludere i controlli, è stato arrestato per tentativo di introdurre droga all’interno del carcere, un reato gravissimo che potrebbe avere conseguenze pesanti.
Il sindacato di Polizia Penitenziaria USPP, attraverso le parole di Giuseppe Del Sorbo e Ciro Auricchio, ha espresso grande apprezzamento per l’efficacia dell’intervento, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dal gruppo cinofili e dal personale del carcere di Salerno. “Complimenti sia al gruppo cinofili del distaccamento di Avellino, sia al quadro permanente della polizia penitenziaria del carcere di Salerno. Oramai anche Tyson è diventato un incubo per gli spacciatori”, hanno dichiarato i due sindacalisti, enfatizzando l’efficacia del lavoro delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga all’interno delle strutture carcerarie.
I sindacalisti hanno anche evidenziato l’abilità e la professionalità della Polizia Penitenziaria nel fronteggiare i continui tentativi di introdurre stupefacenti nelle carceri, nonostante le difficoltà strutturali. “A Salerno, nonostante il cronico sovraffollamento e il deficit di organico, che si attesta sulle 70 unità in meno, si riesce solo con grande spirito di sacrificio a mantenere l’ordine e la sicurezza interna”, hanno concluso Del Sorbo e Auricchio, riferendosi alle difficili condizioni di lavoro che il personale è costretto ad affrontare quotidianamente.
L’incidente sottolinea ancora una volta la necessità di rafforzare la sicurezza e il controllo nelle carceri, per prevenire il traffico di droga e garantire l’ordine all’interno delle strutture penitenziarie. La scoperta di Tyson ha evitato una potenziale introduzione di droga che avrebbe potuto compromettere ulteriormente la sicurezza del carcere.