Un video shock, pubblicato dal deputato Francesco Emilio Borrelli sui social, ha messo in luce un episodio inquietante che si è verificato in un asilo di Pomigliano d’Arco, nel napoletano. Un bambino, mentre si trovava nel giardino della scuola, è stato colpito con degli schiaffi dalla maestra, cadendo a terra. La scena è stata ripresa da un testimone e immediatamente diffusa online, suscitando indignazione tra i genitori e non solo.
L’incidente ha avuto una pronta reazione da parte della direzione dell’istituto scolastico “Infanzia Felice”. In una nota ufficiale, la scuola ha fatto sapere che la docente coinvolta non faceva ancora parte del personale stabile, ma si trovava in un periodo di prova che, a seguito dell’accaduto, non è stato superato. “Il soggetto protagonista dell’episodio non è consono e in linea con il nostro metodo educativo”, è stata la motivazione ufficiale fornita dall’istituto per l’allontanamento della maestra.
L’episodio ha suscitato anche le dure reazioni di figure politiche e sociali locali. Francesco Emilio Borrelli, infatti, ha commentato con veemenza l’accaduto: “Non siamo più nel Medioevo. Un episodio del genere, in un asilo, è assolutamente inaccettabile”. Al suo fianco, Carmine D’Onofrio, responsabile territoriale di Europa Verde, ha aggiunto: “Metodi arcaici come quelli visti nel video hanno già causato troppi danni in passato. Non sono minimamente ammissibili oggi, soprattutto in una scuola dell’infanzia. Chi agisce in questo modo non può lavorare a stretto contatto con i bambini”.
I genitori della scuola, dopo aver appreso dell’incidente, si sono rivolti alla direzione scolastica e denunciato l’accaduto, portando a un tempestivo intervento. La vicenda ha riacceso il dibattito sulla formazione e i criteri di selezione del personale educativo, nonché sull’importanza di garantire che chi lavora con i più piccoli rispetti standard elevati di educazione e rispetto.
“La scuola deve essere un luogo sicuro e accogliente per i bambini, non un ambiente dove episodi di violenza possano verificarsi. È fondamentale che l’educazione dei più piccoli avvenga nel rispetto e nella calma, senza ricorrere mai a metodi coercitivi o violenti”, ha concluso Borrelli, sottolineando la necessità di sensibilizzare la società su questi temi.
Il caso della “Infanzia Felice” di Pomigliano d’Arco si è concluso con l’allontanamento definitivo della maestra coinvolta, ma la vicenda lascia aperti molti interrogativi sul controllo e sulla supervisione delle figure educative in contesti così delicati.