Un dramma profondo ha scosso la comunità trentina nella giornata di lunedì 5 maggio. Zoe Anne Guaiti, 39 anni, residente a Bolognano di Arco e incinta al quinto mese, è deceduta in sala operatoria all’ospedale Santa Chiara di Trento durante un intervento d’urgenza per un parto anticipato. I medici avevano disposto l’operazione nel tentativo estremo di salvare la vita della donna e del bambino che portava in grembo.
Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, Zoe Anne, già madre di due figli, aveva cominciato ad accusare sintomi preoccupanti nel corso del fine settimana: febbre alta e dolori diffusi, che inizialmente erano stati interpretati come sintomi influenzali. Ma nella notte tra domenica e lunedì le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, con la febbre che ha superato i 40 gradi. I familiari, preoccupati, hanno contattato il 118: vista la gravità del quadro clinico e lo stato di gravidanza, è stato attivato l’elisoccorso per il trasferimento immediato al pronto soccorso del capoluogo.
All’arrivo al Santa Chiara, la diagnosi è stata drammatica: una grave setticemia, un’infezione sistemica acuta e potenzialmente letale. I medici hanno quindi deciso di procedere con un parto d’urgenza. Purtroppo, nonostante l’intervento tempestivo e le manovre rianimatorie, la donna è deceduta poco dopo l’ingresso in sala operatoria.
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha avviato un’indagine interna per accertare l’esatta dinamica dei fatti. Disposta anche l’autopsia sul corpo della donna. In una nota ufficiale, la direzione dell’Apss ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia: “Il consiglio di direzione di Apss unitamente al personale dell’ospedale Santa Chiara esprime profondo cordoglio per la scomparsa della giovane mamma ed è vicina alla famiglia in questo difficile momento. La direzione aziendale si è attivata per fare luce sui fatti avvenuti e, con i dati attualmente in possesso, si presume che l’evento che ha portato al decesso della signora sia riconducibile a uno shock settico iperacuto, con un’evoluzione rapidissima e non responsivo al trattamento medico e rianimatorio multidisciplinare ad alta intensità, prontamente messo in atto dai nostri sanitari”.
Il dolore per la perdita di Zoe Anne Guaiti ha colpito profondamente l’intera comunità di Arco, dove la donna era conosciuta e stimata. Restano ora l’attesa dei risultati dell’autopsia e delle verifiche interne, mentre la famiglia è stretta in un lutto profondo, cercando risposte per una tragedia tanto improvvisa quanto devastante.