Un episodio di violenza scolastica si è verificato nel quartiere di Monterusciello, a Pozzuoli, lo scorso 29 aprile. Una donna, madre di un alunno di 13 anni, è salita a bordo di uno scuolabus fermato nel traffico e ha aggredito fisicamente otto studenti tra gli 11 e i 13 anni, accusandoli di aver preso di mira suo figlio. Il gesto è stato descritto come un raid punitivo, culminato in schiaffi e pugni rivolti indistintamente ai presenti, tutti frequentanti l’istituto comprensivo “Pergolesi 2”.
Secondo quanto emerso dalle ricostruzioni e dalle numerose denunce sporte nelle ore successive, l’episodio sarebbe stato la reazione a un litigio avvenuto poco prima tra il figlio della donna e due coetanei all’uscita da scuola. La madre, informata dell’accaduto da una terza persona, avrebbe quindi deciso di agire autonomamente, intercettando il mezzo scolastico nei pressi di via Pirandello. A bordo di un’auto guidata da un uomo, avrebbe fatto fermare lo scuolabus e, con la scusa di voler prelevare il figlio, sarebbe salita sul veicolo.
All’interno del mezzo, la situazione sarebbe rapidamente degenerata. La donna avrebbe colpito con violenza più minori, tra cui una bambina di 11 anni rimasta con segni evidenti sul viso, e un altro ragazzino indicato come protagonista della lite con suo figlio. Le testimonianze raccolte parlano di un’aggressione fisica improvvisa e indiscriminata, sotto gli occhi dell’autista del pulmino, che avrebbe tentato invano di fermare l’irruzione.
Le famiglie dei minori coinvolti si sono rivolte ai carabinieri della stazione di Monterusciello, denunciando l’accaduto. Le autorità hanno avviato le indagini per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Il caso potrebbe presto passare al vaglio del Tribunale per i Minorenni e dei servizi sociali, data la presenza di minori sia tra le vittime che tra i soggetti indirettamente coinvolti.
L’episodio ha sollevato profonda preoccupazione tra i genitori e la comunità scolastica, ponendo nuovamente l’attenzione sulla gestione dei conflitti tra adolescenti e sulle conseguenze di reazioni violente da parte degli adulti. Le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali responsabilità penali.