La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli ha aperto un procedimento penale nei confronti di Luca Abete, noto inviato televisivo, indagato per diffamazione aggravata (art. 595 co. 1 e 3 c.p.).
I fatti risalgono al 19 febbraio 2025, e vedono come parte offesa Pino Grazioli, assistito dall’avvocato Diego De Paolis del foro di Napoli.
L’indagine, affidata alla VI Sezione della Procura, fa seguito alla denuncia presentata da Grazioli Somma, che ha dichiarato di essere stato vittima di una campagna mediatica diffamatoria e di pressioni psicologiche gravi, messe in atto – secondo quanto da lui sostenuto – attraverso una rete nazionale e tramite soggetti ritenuti falsi testimoni o strumentalizzati.
“Se non fossi stato una persona forte, per tutto quello che mi è stato fatto, sarei potuto arrivare a gesti estremi. Parliamo di bullismo, gogna mediatica, uso scorretto dell’informazione. Ma io non mollo. E questa è solo la prima denuncia: ne seguiranno altre, sempre per diffamazione, calunnia e altro ancora”, ha dichiarato Grazioli Somma.
L’inchiesta è attualmente in corso, e il procedimento rappresenta un primo passo per fare luce su una vicenda che, se confermata, solleverebbe interrogativi importanti sull’uso dei media, della visibilità e del rispetto della dignità individuale.