Hanno minacciato un perito assicurativo per costringerlo a redigere la relazione relativa a un sinistro tra barche che gli consentisse di incassare un indennizzo maggiorato: sono ritenute appartenenti a un gruppo malavitoso Vitale, legato al clan D’Alessandro, le due persone arrestate dai carabinieri di Castellammare di Stabia (Napoli) a cui la Dda di Napoli (pm Giuseppe Cimmarotta) contesta i reati di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso.
I fatti risalgono allo scorso 10 ottobre: il perito, dopo essere stato minacciato: “vedi cosa devi fare, fai quello che devi fare” è stato preso e scaraventato in mare mentre si accingeva a fotografare il natante “qua a Castellammare non dovete venire più, non sapete campare”.
Le misure cautelari in carcere emesse dal gip di Napoli su richiesta della procura antimafia partenopea riguardano un 42enne e un 47enne.









