Secondo la prima ricostruzione delle autorità, la donna, Sadiide Muslija, di origini macedoni, di 49 anni, sarebbe stata picchiata a morte: trovata dai militari esanime sul letto con segni di percosse ed evidenti lesioni alla testa. Ad allertare i carabinieri era stato il datore di lavoro di lei non vedendola arrivare.
Il marito, un connazionale che era tornato a vivere con la vittima nonostante la causa per la separazione e la condanna per maltrattamenti, al momento è irreperibile e ricercato dai carabinieri.
L’uomo, un operaio cinquantenne, lo scorso luglio aveva patteggiato una condanna a dieci mesi (ed era tornato a vivere con la vittima) dopo che, in aprile, era stato arrestato per aver rincorso la moglie con un’ascia minacciandola di morte: in quell’occasione la donna era riuscita a scappare e trovare riparo dai vicini prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. II cinquantenne era stato messo agli arresti domiciliari, con la donna.
Sul posto è intervenuto il magistrato di turno della Procura di Ancona, i carabinieri del nucleo investigativo, quelli della sezione Investigazioni Scientifiche di Ancona e della compagnia di Jesi e anche il sindaco di Monte Roberto.









