Una donna di 60 anni, Cinzia Luison, è stata uccisa dal marito, a colpi di bottiglia, nella loro casa di San Stino di Livenza (Venezia).
È stato l’omicida ad avvisare i Carabinieri, consegnandosi poi agli investigatori.
Non è ancoro chiaro il movente del femminicidio. Pare che l’aggressione sia avvenuta al termine di una violenta lite.
Quando i soccorsi sono giunti sul posto la donna, titolare di un negozio di parrucchiera, era già deceduta. Il marito, 65enne, è stato trasferito nella sede del comando di Portogruaro.
“Niente colpisce di più di una storia vera in un mondo in cui è fondamentale anche la fiction per attirare l’attenzione sulla violenza contro le donne come piaga sociale.
Quella di Cinzia Luison ci richiama alla tragica quotidianità dei fatti e ci riempie il cuore di amarezza per quello che forse poteva essere evitato. Di fronte alla morte di una persona in questo modo possiamo solo dire che la violenza a nessun livello è tollerabile e va condannata senza se e senza ma con l’impegno di tutti”.
Sono le parole del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, alla notizia della morte di Cinzia Luison, di San Stino di Livenza (Venezia), colpita a bottigliate dal marito che si è consegnato ai Carabinieri.
“L’impegno di tutti affinché nessuno debba più piangere per le vittime di simili omicidi – conclude il Governatore – inizia dalla consapevolezza che è fondamentale educare le nuove generazioni ma anche favorire con ogni mezzo la denuncia di situazioni in cui ci sono donne in pericolo e sottoposte a violenza sia fisica sia psicologica”.
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