ROMA. Il piccolo cane si chiama Jack ed è un meticcio molto simile ad un maltese. E stato ritrovato da una signora che portava a spasso il proprio cane verso le 23:15 di mercoledì 7 dicembre. Tale signora ha sentito dei guaiti nei pressi di un cassonetto che si è domandata da dove potevano provenire. Solo grazie alla sua curiosità si è scoperto che i guaiti provenivano da tale cassonetto.
La responsabile della sezione di Ostia della Lega nazionale in difesa dei cani, Emanuela Bignami, indaga adesso sulla vicenda per fare chiarezza.
Secondo le ricostruzioni, Jack aveva le zampe posteriori legate a pesanti buste della spazzatura che lo rendevano immobile. Solo grazie all’intervento dei passanti si è potuto provvedere alla liberazione del piccolo cane. Esso è stato consegnato al servizio “pet in time” che è intervenuto alle 02:00 su richiesta della polizia locale.
Grazie all’intervento del piccolo meticcio, in molti si sono interessati alla sua vicenda e adesso è anche in possesso di un microchip.
Una volta ricostruita la storia del ritrovamento, la stessa Lega ha deciso di fare chiarezza sulla storia di Jack. Emanuela racconta:
“Abbiamo depositato un esposto alla Procura della Repubblica perché vogliamo capire come sia potuto finire dentro quel cassonetto. Ha rischiato di fare una fine terribile, ma si è salvato grazie all’intervento di quei passanti che, nel frattempo, abbiamo rintracciato ed inserito come testimoni al nostro esposto”
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