IRAN. Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la storia di Mohsen Shekar, 23enne condannato a morte dal magistratura islamica. Questa volta l’ira dei boia non si ferma, è stato giustiziato pubblicamente un secondo manifestante. Il suo nome era Majidreza Rahnavard.
L’accusa nei suoi confronti era di aver ucciso con taglio due membri delle forze paramilitari dei Basij e di aver manifestato contro il Governo lo scorso settembre.
Il capo della magistratura, Gholam Ali Sadeghi, dopo l’esecuzione ha ringraziato la polizia e gli agenti di sicurezza per aver ristabilito l’ordine. Qualche giorno prima era stato giustiziato per motivi simili l’altro 23 enne.
L’avvocato Saeid Dehghan, celebre nel suo Paese, scrive su Twitter: “Non è stata un’esecuzione ma un omicidio di Stato. Il procuratore, il giudice e il legale del caso Rahnavard erano il governo, per questo la causa della sua morte non è un’esecuzione, ma un omicidio di Stato”.
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