Due genitori straziati dal dolore quelli di Giulia ed Alessia, le due sorelle travolte ed uccise da un treno in corsa domenica mattina a Riccione, durante i funerali che si sono svolti questa mattina.
La chiesa gremita di gente, con amici e parenti che hanno cercato di essere vicini ad genitori Tania e Vittorio che si sono accasciati sulle bare bianche delle giovani figlie.
Nel corso della celebrazione funebre, il parroco si è scagliato contro chi ha inventato ricostruzioni sull’accaduto in questi giorni.
“Tutti sembrano avere qualcosa da dire, tutti maestri. Noi vediamo una famiglia che vive un dolore inimmaginabile e ci fa paura il rischio di scivolare nel vicolo cieco del vuoto, la banalizzazione del male, il cinismo, la disperazione”.
“Papà Vittorio – ha continuato il parroco- lo chiama il tunnel. Noi oggi vediamo due figlie volute, cresciute, amate e curate. Un papà che ha vissuto per loro. Una madre impietrita dal dolore, la sorella Stefania che è stata mamma e amica. Vediamo una famiglia numerosa dove fraternità, familiarità e amicizia sono vissute e partecipate cn calore e passione genuine. C’e un dolore enorme, sembra che il male sembra abbia vinto, invece noi oggi quasi sottovoce sussurriamo a ogni cuore e a ogni papà e mamma che il bene è più forte del male”.
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