MILANO. La mattina del 15 gennaio alcuni attivisti del gruppo Ultima Generazione hanno colpito la scultura di Maurizio Cattelan, artista, in Piazza Affari. La scultura raffigura un dito medio alzato che stato vittima di vernice gialla lanciata dagli attivisti. Una volta identificati si scoprono essere una ragazza di 23 anni e un uomo di 39. È la ragazza a scagliare il primo palloncino contro la scultura. Martina, il nome della ragazza, dice così poi alle telecamere:
«Ho timore per la reazione delle forze dell’ordine ma quello che affronterò dal punto di vista legale è minuscolo rispetto a quello che affronteremo se non mitighiamo gli effetti della crisi climatica».
L’uomo invece, una volta intervistato, risponde così :«Ho 39 anni, un figlio e un buon lavoro in una solida azienda, il mio posto usuale è a una scrivania bianca pulita. Eppure oggi è molto più normale essere qui, con la vernice, insieme a questi ragazzi che dimostrano un grande senso di realtà».
Dei passanti non sono rimasti in silenzio, insultando i due a maleparole a tutta voce: «Siete una vergogna. Non è questo il modo di protestare. Questo è patrimonio di tutti».
Il video finisce in rete e diventa virale con l’eco mediatico, tanto che anche Matteo Salvini risponde ai due attivisti: «Anche stamattina questi pseudo-ambientalisti hanno vandalizzato l’ennesima opera d’arte a Milano: questi non sono degli ambientalisti, sono vandali che meritano di andare in galera».