CASERTA. Continuano le proteste e rivolte all’interno dei carceri italiani, questa volta è nel carcere minorile di Airola dove si consuma la follia. Un detenuto pluri recidivo ha aggredito prima un operatore e poi, come specifica Caserta Web, scagliato contro un gruppo di detenuti nordafricani.
Il personale della Polizia Penitenziaria torna a protestare perché non è mai stato preso nessun provvedimento. Sabatino De Rosa, vice coordinatore regione del SAPPE in Campania, dice:
“Un detenuto napoletano, già allontanato da Airola per essersi reso protagonista di più eventi critici durante la detenzione (ritrovamenti di droga, di telefoni, incendi e aggressione al personale), non solo nel minorile sammaritano, è stato incomprensibilmente riassegnato nell’Ipm di Airola.
E in poco tempo è riuscito ad aggredire, in mattinata, un operatore di un corso e, in serata, a fomentare una rivolta contro alcuni detenuti nordafricani, che hanno distrutto un intero Reparto detentivo rendendolo inagibile.
Il poliziotto addetto a preposto di turno ha immediatamente chiesto rinforzi, tra gli Agenti degli altri Reparti e persino tra quelli di riposo, perché si è reso conto che la situazione stava degenerando gravemente. E il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha evitato che la rivolta si estendesse in altre Sezioni.
Sul posto sono intervenuti anche il Direttore e il Comandante, che hanno coordinate le operazioni, e il detenuto che ha provocato la rivolta è stato immediatamente trasferito”.
Intanto arriva la solidarietà dal segretario generale del SAPPE per l’accaduto ad Airola.
“Servono poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze. . Oggi tutti scoprono che la giustizia minorile così com’è non va, ma è da troppo tempo che il SAPPE denuncia come registriamo già da mesi, con preoccupante frequenza e cadenza, il ripetersi di gravi eventi critici negli istituti penitenziari per minori d’Italia”.