I Carabinieri della Stazione di Napoli Marianella, coordinati dalla Procura di Napoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre cittadini italiani. Questi sono gravemente indiziati di aver organizzato un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di autovetture, rapine e truffe assicurative. L’attività investigativa è stata scaturita dall’analisi di alcune denunce di furti e rapine di autovetture, avvenuti anche in danno di pazienti dell’A.O.U. “Federico II” (cd. “II Policlinico”) e del Santobono, attuati mediante la tecnica del “finto parcheggiatore”.
Gli approfondimenti hanno portato all’acquisizione di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli odierni destinatari dei provvedimenti e di ulteriori indagati, in relazione all’operatività di un’organizzazione criminale dedita alle truffe in danno di compagnie assicurative e alla commissione di furti e rapine di auto, per poi rivenderne i componenti come ci informa Napolitoday.
È stato scoperto che uno degli indagati, sottoposto a misura cautelare, esercitava una figura di coordinamento per simulare sinistri stradali, coinvolgendo medici, avvocati, periti assicurativi e ottenendo un indebito profitto. Per questo motivo è stato emesso un decreto di sequestro preventivo. In relazione ai reati predatori, i due indagati arrestati oggi hanno svolto un ruolo determinante, essendo coinvolti in numerosi casi di furto di auto a partire dal 2019.
Gli ulteriori accertamenti hanno portato alla luce un‘indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di una famiglia di uno dei destinatari dei provvedimenti odierni. A partire dal 2021, questa famiglia ha ottenuto indebitamente una somma di 38.627 euro, per la quale è stato disposto un decreto di sequestro preventivo. Si tratta di una misura cautelare, presa durante le indagini preliminari, contro cui è possibile fare ricorso. I destinatari della misura sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, innocenti fino a sentenza definitiva.