Per un po’ di tempo, una donna è stata costretta a vivere segregata in una casa alla periferia di Macomer dal suo compagno, che la teneva prigioniera e la sottoponeva a continui maltrattamenti, anche fisici. La donna non poteva uscire e subiva abusi e vessazioni.
Fortunatamente, gli agenti del Commissariato del paese del Marghine sono intervenuti per salvarla dopo aver ricevuto una segnalazione dai servizi sociali del Comune. Quando sono arrivati sul posto, hanno sentito i lamenti della donna provenire dall’interno dello stabile, con la porta chiusa a chiave dall’esterno.
All’interno della casa, i poliziotti hanno trovato gli infissi sbarrati e legati con fil di ferro, mentre le maniglie dei serramenti erano state rimosse. La donna è stata liberata e successivamente assistita da una psicologa. In seguito, è stata affidata a una casa famiglia in una località protetta. Nel frattempo, il suo compagno, un uomo di 45 anni originario del sassarese ma residente a Macomer, è stato arrestato in flagranza di reato con le accuse di sequestro di persona e maltrattamenti. Successivamente, è stato trasferito nel carcere di Massama, a Oristano.