Aveva 74 anni, ed è morto ieri a Napoli. Giorgio Zito Bennato, fratello minore degli altrettanto famosi Edoardo ed Eugenio, aveva esordito in giovinezza proprio con i fratelli, nel “Trio Bennato”, dove suonava il banjo e le percussioni. Nella sua lunga carriera ha partecipato anche al Festival di Sanremo del 1980 con il cognome della madre Adele Zito. Eugenio Bennato, che ha voluto ricordare il fratello con un post su Facebook: «Addio Giorgio. Il più piccolo di noi tre. Il più saggio di noi tre». Dotato di grande talento artistico, da giovane si specializzò come tecnico del suono, lavorando nei concerti rock del fratello Edoardo e registrando con lui la canzone “Cantautore”, nell’album “La torre di Babele” del 1976. Sempre negli anni ’80 partecipa allo show in Tv “Napoli prima e dopo”, dove collabora con James Senese e Tullio De Piscopo. Fonda, poi, insieme ai fratelli, la Edizioni musicali Cinquantacinque e successivamente la casa discografica Cheyenne Records. Nel 1988 scrive insieme al fratello Eugenio “Una città che vola”, incisa da Pietra Montecorvino. Negli anni ’90 produce i due album di Enzo Canoro “Come Noi” e “Light”, dove partecipa come cantante. Negli anni 2000 incide con i Demonilla, gruppo rock napoletano, gli album “Evoluzione” e “In attesa di giudizio”.