Risorse scarse, novità poche e carte coperte, sui dettagli, fino all’ultimo. La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti portano sul tavolo del Consiglio dei ministri la seconda manovra del governo di centrodestra che rinvia i progetti di riforma a tempi migliori, tolto l’avvio della nuova Irpef. Che favorirà, come il taglio del cuneo, soprattutto i redditi medio-bassi. D’altronde, il momento è complesso e bisogna essere “seri, prudenti e responsabili” il messaggio che la stessa premier darà anche all’opinione pubblica, in una conferenza stampa già programmata appena un’ora dopo l’inizio del Cdm.
Un gruzzoletto dovrebbe esserci anche per la famiglia, per agevolare le mamme lavoratrici e dare aiuti più corposi a chi ha tre figli. Questo capitolo potrà contare anche sui fondi non utilizzati per l’assegno unico. Per il sostegno ai redditi potrebbe arrivare anche la proroga della detassazione dei premi di produttività e dei fringe benefit fino a tremila euro (per chi ha figli). E resta possibile che a contribuire siano i redditi più alti, attraverso una revisione del decalage delle detrazioni al 19%.