Emergono ulteriori dettagli sconcertanti riguardo all’incidente. Secondo un altro testimone, i ragazzi a bordo dell’auto avrebbero continuato a filmare anche dopo lo scontro, tanto da suscitare l’indignazione di un uomo che ha urlato loro delle parole di rimprovero. La procura di Roma ha annunciato che incaricherà un consulente per analizzare il cellulare di Matteo Di Pietro, il giovane youtuber ventenne al volante del SUV Lamborghini. Gli investigatori vogliono verificare se il telefono contenga video registrati prima, durante o dopo l’impatto. Questo passo è finalizzato a ottenere ulteriori informazioni sulla dinamica dell’incidente.
Dopo l’incidente violento che ha coinvolto un SUV Lamborghini e una Smart, causando la morte di un bambino e il ferimento della madre e della sorellina, si è riferito che i genitori dei cinque youtuber presenti nell’auto di lusso sono giunti sul luogo, nella zona di Casal Palocco, a Roma. Le loro dichiarazioni, destinate a tranquillizzare i giovani, avrebbero lasciato i presenti senza parole. Secondo quanto riferito da un dirigente dell’asilo frequentato dalla vittima, situato a 150 metri dal luogo dell’incidente e intervistato da La Repubblica, si dice che i genitori avrebbero rassicurato i loro figli definendo l’intera situazione come una semplice bravata, affermando che tutto si sarebbe risolto. “Abbiamo sentito che rassicuravano i figli — racconta a La Repubblica il dirigente dell’asilo frequentato dalla piccola vittima e che si trova a 150 metri dal luogo dell’incidente — e gli ripetevano che era stata solo una bravata, che si sarebbe risolto tutto”.
“Continuavano a filmare mentre il bimbo era morto”, ribadisce il testimone, evidenziando la grande indignazione che si respira a Casal Palocco. Il quartiere è pervaso da un profondo senso di rabbia e anche di rimorso. “Siamo distrutti, questa macchina sfrecciava da giorni. Avrebbero dovuto essere fermati”, affermano in coro i cittadini. Una donna ha aggiunto che l’auto era rimasta impressa nella sua mente perché era esteticamente bella, ma le velocità a cui viaggiava le facevano pensare che se avessero colpito qualcuno, l’avrebbero ucciso. Molti altri residenti della zona confermano di aver visto quella stessa auto circolare già il giorno prima dell’incidente: un SUV preso in affitto al costo di duemila euro al giorno, che non è passato inosservato, con giovani alla guida. “Conosciamo tutti il proprietario della concessionaria che ha noleggiato l’auto ai ventenni. È arrivato dopo l’incidente ed era arrabbiato perché l’auto era danneggiata”, racconta un altro testimone. La situazione sottolinea ulteriormente il contesto preoccupante in cui si svolgeva l’evento, con segnali evidenti che qualcosa di tragico potesse accadere.